XIII Legislatura – Tornata del 3 aprile 1878
Nella prima per la nomina della Commissione delegata all'accertamento del numero dei deputati impiegati, le schede furono 231.
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Nella seconda, per la nomina della Commissione delle petizioni, le schede furono 234.
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Annunzio pure alla Camera il risultamento della votazione per la nomina della Commissione per l'esame dei resoconti amministrativi.
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Su questo schema di legge era già stata redatta la relazione dalla Commissione del bilancio che era in ufficio nella precedente Sessione. Io
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Se non vi sono osservazioni in contrario, questo progetto di legge sarà trasmesso alla Commissione del bilancio.
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spese impreviste per l'anno 1877 sia trasmesso alla Commissione del bilancio.
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Il Governo deve pronunziarsi ora, o signori, sugli ordini del giorno presentati alla Camera, e giudicati già dalla Commissione.
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più che ne venne formulata nettamente la domanda al Governo oltrechè alla Commissione.
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Oltre gli ordini del giorno proposti da parecchi onorevoli nostri colleghi, ve ne ha uno a cui ha accennato ieri la Commissione, quello relativo al
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raccomandazioni della Commissione per una inchiesta amministrativa, prima di stipulare nuovi trattati,
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«I sottoscritti, prendendo atto delle dichiarazioni contenute nella relazione della Commissione, dalla quale si trae che l'aumento di dazio nei
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Questa è la sola osservazione che la Commissione deve fare in questo momento.
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accettato e dalla Commissione e dall'onorevole ministro, lo pongo ai voti.
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comunicazioni e delle dichiarazioni in proposito, per le quali rimaneva assolutamente escluso il dubbio che era sorto in seno della Commissione.
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Il dubbio sorse, la Commissione interrogò il Governo, ed il Governo rispose che questo a lui non sembrava dubbio. La Commissione si contentò di
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La Commissione ebbe questo documento all'ultimo momento: è una questione di buona fede, e quindi è bene che ci spieghiamo chiaramente. La proposta
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presidente. Ella non può. Questo non lo potrebbe fare che un membro della Commissione.
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Tuttavia, come ieri ebbi l'onore di dire alla Camera, il dubbio sorse in seno della Commissione, che il pattuito aumento di dazi potesse essere
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Commissione.
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Commissione è sembrato che il dubbio non fosse serio.
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Mi pareva obbligo di lealtà quello di far sapere alla Camera tutto ciò che sapeva la Commissione.
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Non volli, nè voglio entrare negli argomenti per i quali alla Commissione è sembrato che il dubbio non esistesse; non volli, nè voglio discuterli
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presidente. La Camera le accordò la parola affinchè la Commissione potesse darle spiegazioni valevoli a calmare lo sue apprensioni.
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, ma l'ordine del giorno non fu ripreso, come non poteva essere ripreso che da uno dei membri della Commissione. Ora noi continuiamo una discussione
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presidente. Lo modifichino adunque o l'onorevole ministro o la Commissione.
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Quest'ordine del giorno dell'onorevole Giambastiani fu dall'onorevole relatore, in nome della Commissione, e dall'onorevole ministro accettato. Per
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Luzzatti relatore. La Commissione accetta intieramente il concetto cui s'informa l'ordine del giorno dell'onorevole Mancini, ma fa intorno ad esso le
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Commissione nè dall'onorevole ministro, per i pericoli che può involgere.
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Commissione.
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La mia proposta adunque è la seguente: che la Camera prenda atto delle dichiarazioni fatte dall'onorevole ministro per le finanze e dalla Commissione
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dichiarazioni e del consenso del ministro e della Commissione.
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dell'onorevole Mancini, ma ha indicato dei limiti entro cui intende accettare questo concetto; la Commissione alla sua volta ha ripetuto la stessa
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Ora io credo che se si fa un ordine del giorno nel quale si prenda atto delle dichiarazioni fatte dalla Commissione e dall'onorevole ministro per le
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Ecco perchè, tanto il ministro, come la Commissione desidererebbero, mentre approvano l'ordine del giorno dell'onorevole Mancini, che si dichiarasse
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La Commissione non accetta l'ordine del giorno Mancini neppure con quest'aggiunta.
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presidente. Ora pongo ai voti l'ordine del giorno Mancini, che non fu accettato dalla Commissione.
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della Commissione.
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Sella,presidente della Commissione. No, la Commissione crede che questo ordine del giorno infirmi quello del 1873.
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Le ultime dichiarazioni fatte dall'onorevole ministro delle finanze coincidono perfettamente con quelle che ha fatte la Commissione. Stabilito dunque
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«La Camera udite le dichiarazioni del ministro delle finanze e della Commissione, passa all'ordine del giorno.»
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presidente. Dunque la Commissione non lo accetta. Domanderò pertanto all'onorevole ministro se esso lo accetta così modificato.
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Ora verremo alla votazione di questo ordine del giorno, che mi pare la Commissione non accetti.
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Quest'ordine del giorno è pure accettato dal Ministero e dalla Commissione.
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Quest'ordine del giorno è accettato dalla Commissione e dal ministro delle finanze.
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Abbiamo ancora un ordine del giorno proposto dalla Commissione, nella sua relazione, il quale è così concepito:
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La Commissione accetta evidentemente quest'ordine del giorno, il quale non è che una conseguenza d'una sua dichiarazione. L'onorevole ministro della
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Quest'ordine del giorno, prendendo atto della dichiarazione del Governo e della Commissione, naturalmente è accettato dall'una e dall'altro. Quindi
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lasciando tempo alla Commissione di fare delle proposte precise a questo riguardo.
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presidente. Metto ai voti la proposta della Commissione, accettata dal Ministero.
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presidente. La proposta mandata al banco della Presidenza dalla Commissione è la seguente, che formerebbe l'articolo secondo dello schema di legge in
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Accademia della crusca
